Bio

FRANCESCA IN TERZA PERSONA SINGOLARE

Francesca Tollardo (Tradate, 1979) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi in Pittura nel 2004 con una tesi, Beautiful Dress che indaga il valore del corpo e dell’abito come oggetto nell’arte contemporanea. Presente in varie esposizioni collettive nazionali e internazionali il suo lavoro si adopera di vari media: dalla performance, alla scultura, all’immagine fotografica, al
video.
L’immagine, la rappresentazione, è l’essenziale del suo lavoro. L’ opera è figura, lo strumento fotografico è il mezzo usato immortalare e rendere la stessa. L’immagine ferma crea la fissità necessaria a rendere segni, icone visive,
figurazioni di un personale che diventa universale attraverso l’occhio caleidoscopico dello strumento: la macchina fotografica analogica, vecchi apparecchi giocattolo che consentono scatti multipli tramite l’utilizzo di più obbiettivi. La
tecnica è lo scatto veloce, il click del bottone. Nella rappresentazione la figura umana non viene quasi mai rappresentata nei tratti distintivi del volto, a figurare è specialmente il corpo come veicolo di stati d’animo, corpo come oggetto di una
composizione generale dove tutti gli elementi concorrono allo stesso modo alla formazione dell’immagine. Immagini che poi vengono stampate in grande formato sono oggetti che richiedono un rapporto uno ad uno.

Nel 2003 è presente a Salon 2003, alla Permanente di Milano, alla collettiva Angelo Tenchio presso lo Spazio ex Ticosa
di Como, a Immagini corporee, al castello di Corigliano Calabro in occasione della manifestazione Corigliano Calabro Fotografia, a Arte-moda di Varcelli e Sc-arti 03, Genova. Nel 2004 partecipa a Diesel Wall, esposizione del progetto proposto nello store diesel di Milano; di nuovo a Milano per Fashion Art Design, mostra in occasione della presentazione del libro Sud Sud Sud Sex, e per la collettiva Talk to the city alla Fabbrica del Vapore; Nel 2005 inizia la sua esperienza di curatela per gli eventi progettati da Località Associazione per l’Arte, organizzazione che si occupa della promozione dell’arte e della cultura contemporanea sul territorio.
Da Settembre 2004 a Gennaio 2007, scrive per l’editoriale d’arte Exibart.Com. Approfondisce l’esperienza della didattica museale presso la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate.
Ancora mostre. Nel 2010 Street ArtEvoluzione di un concetto Como, Venus in Eco Fur alla galleria OKiDOki di Berlino. Insieme all’amica collega Serena Porrati cura il progetto 222222 Saddest music in the World, per la creazione di un luogo temporaneo, spazio ibrido, mix di pratiche espressive, azioni e resistenza quotidiani in un area collocata al confine tra Lombardia e Piemonte in una zona sottoposta ad esproprio. Con questo prende parte al convegno internazionale Lo Spazio delle Differenze presso l’Università di Milano Bicocca. Del 2011 la partecipazione alla mostra itinerante Nel cestino di cappuccetto rosso, tra Milano, Brescia e Saragozza. Cura, organizza e prende parte alla mostra evento collettiva Talk so Loud.

Oggi continua la sua ricerca, fotografa, guarda, legge, fa, scrive, critica e va , di norma schizofrenica tra cura e produzione.